E’ già passato un anno ma la telefonata di un amico marocchino mi ha risvegliato piacevoli ricordi.
Dopo aver visitato la sempre bellissima Marrakech (in arabo مراكش ) siamo arrivati sino ad Essauira che non avevo mai visto…. antiche mura che arrivano a strapiombo sul mare proteggendo il piccolo porto, il vento che piega le giovani, alte e snelle palme, gli antichi cannoni a guardia di un mare non più popolato da pirati ma da piccole imbarcazioni di pescatori, le porte azzurre delle bianche case che si rincorrono in un dedalo di viuzze, antri e cortili nascosti; i volti sfuggenti delle donne coperte dal tradizionale hijab ed il fez degli uomini in contrasto con le nuove tendenze dei giovani.
qui un gruppo di donne impegnate in un canto tradizionale con strumenti locali.
mi piace molto il volto di questa donna, segnato dal tempo e dalla vita ed il contrasto con il velo di un rosa acceso. Qui stava pestando la radice di Henne per ricavarne la pasta usata per i tatuaggi
la torre Koutobia di Marrakech di fronte alla piazza principale dove si trova il mercato serale e l’ingresso alla Casbah.
il mercato di oggi è un po’ meno tradizionale di qualche anno fa, purtroppo, come pure le bancarelle. E’ difficile vedere gli incantantori di serpenti, i dentisti, le teste di maiale pronte per essere bollite…. una parte di tradizione che si è piegata all’onda del turismo. Pro e contro.
E poi, una carrellata di porte; porte di case, portoni e portoncini, decorati, colorati, rattoppati e rovinati, a volta, rettangolari, antichi e moderni ma sempre e solo portoni:
e poi i profumi delle spezie, degli oli mescolati agli odori della gente e degli animali in un mix selvaggio
i colori dei tessuti, delle tele, delle lane sui telai
e ci sarebbe ancora un mondo di cose da raccontare, di sensazioni sottopelle che ti fanno amare un viaggio ed un paese
i cannoni di Essauira
il mitico Rick …. il nome in arabo è impronunciabile.
e non poteva mancare la solita “banda” di pazzi scatenati che anche questa volta non sono passati inosservati perchè l’importante è divertirsi.
Sabah El Kheir
Bellissime immagini, e che colori!!!
RispondiEliminaQualche foto mi era sfuggita eh??? Ma, in famiglia la voglia di viaggiare si è equamente suddivisa tra le mie sorelle lasciandomi in disparte, felicemente in disparte...
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